MILANO – Dopo il suo utilizzo su 534 pazienti di tutta Europa, arriva il turno anche dei malati italiani per una valvola aortica rivoluzionaria frutto della ricerca italiana. Risalgono infatti a una quindicina di giorni fa i primi due interventi italiani, a Brescia e a Massa Carrara, su pazienti over 75 cui è stata sostituita la valvola aortica con “Perceval S”, nuovo dispositivo di Sorin che non prevede punti di sutura. Lo ha reso noto a Milano la stessa multinazionale italiana.
La patologia di riferimento è la stenosi aortica, cioè il restringimento dell’anello aortico, causato dalla degenerazione e calcificazione dei lembi valvolari, condizione frequente negli anziani con una prevalenza variabile fra il 3 e il 5% della popolazione con età superiore ai 75 anni. Entusiasta Giovanni Troise, primario di Cardiochirurgia alla Fondazione Poliambulanza di Brescia, che è intervenuto su una donna di 85 anni con stenosi aortica severa e precedente infarto cardiaco e poi su altre due pazienti di 77 e 85 anni.
”Per il chirurgo – afferma Troise – la sensazione è quella di una estrema semplicità e velocità dell’intervento, rispetto all’impianto di una valvola biologica tradizionale, per la quale servono dai 15 ai 18 punti di sutura, con 6-7 nodi per ogni punto. Dal punto di vista del paziente il vantaggio è grande: il cuore resta fermo, con circolazione extracorporea, per soli 15-20 minuti invece che per un’ora e mezza. Di conseguenza si riducono i possibili problemi che innalzano l’indice di mortalità chirurgica, quindi l’intervento è piu’ sicuro, il decorso postoperatorio è migliore, la degenza è più breve”.
La nuova valvola può inoltre essere collassata su se stessa e introdotta come uno stent dal diametro di 1,2 centimetri (prima di riprendere la sua forma), cosa che permette di ridurne l’ingombro al momento dell’impianto. Le controindicazioni sono osteoporosi, grave obesità , cattive condizioni generali (si tratta di pazienti sempre molto anziani) e aorta calcifica.
