Influenza A, il peggio a fine novembre. Fazio: “Meno pericolosa della stagionale”

L’influenza A non ha ancora mostrato in Italia il suo volto più pericoloso. Ne è convinto Walter Ricciardi, direttore dell’Istituto di igiene dell’Università del Sacro Cuore di Roma, per il quale «il tasso di letalità dell’influenza A è ancora molto basso rispetto al numero dei casi che contiamo in Italia». Il culmine dell’emergenza si avrà «tra fine novembre e inizio dicembre».

Secondo il medico l’alto numero di malati dipende da agenti virali diversi: «In questo momento, oltre all’influenza A, stanno girando almeno altri 10 virus para-influenzali. Alcuni, come l’H1N1, aggrediscono le vie respiratorie, altri l’apparato digerente».

Ricciardi ha invitato a vaccinarsi «chi ha problemi seri di respirazione, chi soffre di malattie croniche importanti o è immunodepresso», mentre gli anziani «devono assolutamente vaccinarsi contro l’influenza stagionale».

Il vice ministro alla Salute Ferruccio Fazio ha invece minimizzato l’allarme sulla pericolosità del virus H1N1: «È dieci volte meno aggressivo dell’influenza stagionale». Sino ad oggi, sottolinea, «ha fatto 11 morti su 400 mila casi stimati, mentre lo scorso anno la stagionale ha fatto 8.000 morti su 4 milioni di casi».

Poi il vice ministro ha anticipato che i 350 atleti olimpici e paraolimpici che parteciperanno ai giochi invernali di Vancouver 2010 saranno tutti vaccinati contro l’influenza A.

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