ROMA – Quest’anno l’influenza è in ritardo: la causa è il clima troppo temperato dei mesi autunnali che ne ha frenato lo sviluppo. Ma i 787 medici “sentinella” sparsi per l’Italia ritengono che con il ritorno a scuola e a lavoro dopo le festività natalizie, la malattia raggiunga il suo picco stagionale. Specie dopo l’abbassamento delle temperature negli ultimi giorni.
I numeri previsti si aggirano intorno ai 4-5 milioni di casi e i virus identificati a novembre appartengono quasi tutti al vecchio ceppo influenzale: H3n2. Il vaccino resta lo stesso. Nel Lazio si stanno sperimentando in nove ospedali gli ambulatori blu per evitare che i pazienti passino dal pronto soccorso.
Dall’autunno sono disponibili due siti internet dove poter trovare informazioni utili: Influenzanet, un progetto Ue che coinvolge i cittadini di dieci Paesi Ue e chiede loro di registrarsi e descrivere i loro sintomi. Poi c’è Influweb, propaggine italiana, al quale si può scrivere e spiegare come ci si sente. In tal modo si ha una mappatura in tempo reale della situazione.
