ROMA – Gli italiani bocciano i telegiornali di Rai e Mediaset, e per informarsi scelgono la Rete: la conferma di un trend non nuovo viene dal sondaggio fatto da Demos-Coop sul gradimento dei tg e pubblicato da Repubblica.
Con la fine della stagione governata da Silvio Berlusconi, contrassegnata “dall’intreccio fra televisione, politica e affari”, scrive Repubblica, il duopolio Rai-Mediaset è diventato un monopolio, con il Tg1 di Augusto Minzolini diventato il “portavoce del governo”, con effetti sensibili sul piano degli ascolti.
Secondo il sondaggio Demps-Coop, la fiducia del pubblico nel Tg1 si ferma al 50 per cento: 3 punti in meno di un anno fa. Ma soprattutto quasi venti punti in meno di tre anni fa, quando era considerato affidabile dal 69 per cento degli italiani, o
Negli indici di fiducia il Tg1 è stato superato anche dal Tg3 e da l Tg2, anche se la performance migliore è stata fatta dal TgLa7. Enrico Mentana ne ha fatto un notiziario attento soprattutto alla politica, quando gli altri imboccavano la strada della cronaca nera. Così ha ottenuto la fiducia del 52 per cento degli italiani, 17 punti in più di quattro anni fa.
Il trend del Tg di Mentana è seguito da tutta la rete: L’Infedele di Gad Lerner ha guadagnato 6 punti in un anno, 13 dal 2007. Otto e Mezzo di Lilli Gruber ha dieci punti in più del 2007.
Per quanto riguarda l’approfondimento politico e di attualità in Rai, Ballarò, su Rai Tre, si conferma vincente, con il 55 per cento di fiducia. Segue, sempre su RaiTRe, “Report”, di Milena Gabanelli, con il 48 per cento, mentre “Porta a Porta” di Bruno Vespa e “Matrix” di Alessio Vinci restano intorno al 40 per cento.
Nel complesso, se la tv è ancora il mezzo principale attraverso il quale gli italiani accedono all’informazione (84 per cento), il livello di fiducia è basso. Più fiducia, ma meno utenti (39 per cento degli italiani), per l’informazione online, mentre radio e giornali cartacei perdono pubblico.