NEW YORK – Se, come molti, pensate che internet sia in larga parte un contenitore per foto e video pornografici, preparatevi a cambiare idea. Secondo Ogi Ogas, esperto neuroscienziato con la passione per la partecipazione ai quiz tv, solo il 4% dei siti web mondiali, conterrebbe infatti materiale pornografico.
Ogas, intervistato da Forbes, spiega di aver monitorato la rete fino allo scorso luglio. Poi, causa tour per la presentazione del suo nuovo libro, ha smesso. I dati sono comunque interessanti anche se è d’obbligo la premessa che è difficile capire davvero quanto sia grande il web visto che i suoi contenuti cambiano continuamente.
Sta di fatto che nel 2010, tra il milione di siti web più visitati della rete, solo 42 mila avevano materiale porno. Ovvero il 4% o giù di lì. Anche rispetto alle chiavi di ricerca i numeri sono sorprendenti: solo il 13% delle ricerche mondiali riguardano contenuti erotici.
Non vuol dire, in ogni caso, che il porno sia in crisi. Anzi. Sempre Ogas spiega che i visitatori unici dei siti porno aumentano. Aumentano, però, anche gli utilizzatori della rete. Infine i download: per Ogas è difficile capire quale sia la mole di porno scaricato dalla rete. Mancano i dati e quei pochi che ci sono, spiega, non tengono conto dei torrent e del p2p.