NEW YORK – iQuit è il nuovo slogan di chi vuole boicottare Apple, che dopo la morte del suo fondatore Steve Jobs si è forse indebolita agli occhi dei suoi utenti, mentre le inchieste giornalistiche la bombardano con il trattamento dei lavoratori in Cina.
Un lungo articolo del New York Times ha riaperto la questione Apple e i suoi segreti a lungo custoditi sugli operai. Le accuse sono gravissime e non possono essere nascoste: turni infiniti degli operai della Foxconn, azienda fornitrice di prodotti per la casa di Cupertino, e fabbrica che ha visto molti suicidi di dipendenti, l’avvelenamento di altri.
Anche il Los Angeles Times è intervenuto sulla questione: “I consumatori dovrebbero boicottare Apple?”.
“Le condizioni di lavoro alla Apple sono molto migliori rispetto a quelle di tante aziende nazionali”, scrive un blogger di Hangzhou. “Da quando la Mela ha spostato in Asia il 70% della produzione, la Cina è diventata più ricca, anche perché questi sono prodotti che il mondo non si stancherà mai di acquistare”.