ROMA – Scoperta una barriera molecolare per sbarrare la strada al morbo di Huntignton e potenzialmente ad altre malattie neurodegenerative come l'Alzheimer e il Parkinson: un team internazionale di ricercatori composto da vari italiani ha visto che 'spegnendo' un enzima, KMO, si rallenta in modo notevole il processo neurodegenerativo tipico di queste malattie. E' quanto e' stato dimostrato in due ricerche su topi e moscerini pubblicate sulle riviste Current Biology e Cell rispettivamente da Flaviano Giorgini e dagli italiani Carlo Breda e Susanna Campesan che lavorano presso l'universita' di Leicester, e Paul Muchowski del Gladstone Institutes di San Francisco.
''Abbiamo usato moscerini con la mutazione che causa il morbo di Huntington – spiega Giorgini, scienziato americano di genitori italiani. Questi moscerini hanno i sintomi della malattia e sono usati come modello di studio. Abbiamo spento l'enzima KMO con due metodi diversi, sia mettendo KO il gene, sia usando farmaci sperimentali che lo disattivano. Entrambi gli approcci hanno ridotto la neurodegenerazione e i sintomi della malattia''.
''Questo lavoro – dichiara Giorgini – mostra che gli inibitori di KMO riducono sia i sintomi sia la progressione della malattia. Se questi esperimenti funzioneranno anche sugli esseri umani, la terapia potrebbe ritardare il decorso della malattia''.
Lo studio del gruppo di Muchowski da' forza a questa prospettiva, il ricercatore ha testato infatti gli inibitori di KMO su topi malati di Huntington e Alzheimer ed e' riuscito a ridurre i sintomi di entrambe le malattie.