Le sigarette gettate via dove capita inquinano quanto i rifiuti industriali. A lanciare l’allarme sono gli esperti dell’Enea riuniti in un convegno a Roma che propongono la raccolta differenziata anche per le cicche di sigaretta. E qualche Comune già sanziona pesantemente chi le butta per strada.
Nell’ambiente finiscono ogni anno 195 milioni di mozziconi di sigaretta gettate via ogni giorno in Italia per un totale di 72 miliardi l’anno. Si calcola che le cicche gettate via nel mondo dagli 1,5 miliardi di fumatori siano 4,5 milioni di miliardi ogni anno, pari a 845 mila tonnellate: complessivamente contengono 7.800 tonnellate di agenti chimici pericolosi.
I mozziconi sono anche i rifiuti più comuni nel mare: nel Mediterraneo, per esempio, rappresentano il 40% dei rifiuti, contro il 9,5% delle bottiglie di plastica, l’8,5% dei sacchetti di plastica, il 7,6% delle lattine di alluminio. «Il problema è sempre esistito, ma è stato volutamente dimenticato», osserva Carmine Ciro Lombardi, fra gli autori dello studio con Giuliana Di Cicco e Vincenzo Zagà. «Finora si è ignorato – aggiunge – che anche le cicche contengono sostanze tossiche».
Per la prima volta i componenti nocivi contenuti nelle cicche vengono elencati e misurati considerando che i 13 milioni di fumatori italiani consumano 15 sigarette al giorno. Tra le principali sostanze c’è ovviamente la nicotina: con le cicche se ne disperdono nell’ambiente 324 tonnellate l’anno. Sono noti i suoi effetti come insetticida ed è tossica anche per gli animali acquatici. Ingerire la nicotina contenuta in poche decine di cicche può uccidere un uomo adulto e ingerire una sola cicca può causare in un bambino problemi respiratori fino alla paralisi.
Polonio 210: è un elemento radioattivo e cancerogeno. Quello contenuto nelle cicche disperse nell’ambiente ogni anno ha valori di radioattività pari a 1.872 milioni di bequerel (Bq).
Composti organici volatili: sono prodotti con la combustione e si calcola che i 50 milligrammi di queste sostanze prodotte fumando una sigaretta restino per metà nel filtro. Perciò le cicche gettate via in un anno disperdono 1.800 tonnellate di composti come benzene, formaldeide, acetone e toluene.
Gas tossici: i principali sono acido cianidrico e ammoniaca e con le cicche se ne riversano complessivamente ogni anno nell’ambiente 21,6 tonnellate. « L’ammoniaca – spiega Lombardi – viene aggiunta al tabacco allo scopo di far aumentare la disponibilità di nicotina».
Catrame e condensato: il primo è un noto cancerogeno e il condensato comprende una grande quantità di composti, come idrocarburi policiclici aromatici, benzopirene e metalli.
Acetato di cellulosa: è contenuto nel filtro e le 12.240 tonnellate che ogni anno finiscono nell’ambiente non sono biodegradabili. È una materia plastica che dà origine a composti pericolosi per gli animali acquatici, in particolare possono danneggiare l’apparato riproduttivo dei pesci.