Il quotidiano francese Le Monde sarebbe, a causa di una crisi di liquidità, ad un passo dalla bancarotta. In suo soccorso potrebbero accorrere l’Espresso, di Carlo De Benedetti e la spagnola Prisa, editrice di El Pais.
La notizia è stata categoricamente smentita da un portavoce del Gruppo Espresso, che l’ha definita “priva di fondamento”, perchè “l’Espresso non ha mai posseduto quote azionarie di Le Monde.
Probabilmente il sito francese confonde l’Espresso con l’Editrice La Stampa, di Torino, proprietà Fiat, che anni fa aveva acquisito una quota del genere nel capitale del disastrato giornale francese.
Nell’errore i media d’oltralpe sono incorsi basandosi su quanto scritto dal sito Rue89.com secondo cui una crisi di liquidita’ potrebbe costringere Le Monde a portare i libri in tribunale a luglio. L’Espresso, secondo Rue 89, possiede il 3% del quotidiano potrebbe salire al 17 e Prisa, ora al 15% passerebbe al 34%. Così facendo la maggioranza non sarebbe più controllata dai redattori di Le Monde.
La notizia sembra comunque uscire più dal libro dei sogni che da una ipotesi realistica: innanzi tutto perché mai i francesi permetteranno a degli stranieri, per di più italiani e spagnoli, che considerano razza inferiore, di assumere il controllo di un quotidiano come le Monde.
Chi sta al potere in Francia, e Sarkozy non è peggio di Mitterrand, ama che i giornali siano in mano a editori politicamente vicini o comunque ricattabili. Sarkozy ne ha dato prova già due volte, facendo licenziare un direttore che rese note le corna che portava dalla prima moglie Cecilia e due cronisti che avevano ripetuto l’exploit con Carla Bruni (senza considerare i dubbi che permangono sulla rimozione di Mario Giordano, da direttore del Giornale di Berlusconi.