ROMA – ''L'ampiezza del voto sull'articolo 81 segna una forte discontinuita' rispetto alla pratica ultradecennale di riforme costituzionali varate da maggioranze di parte. L'augurio e' che non si tratti di un episodio isolato, ma l'indice della consapevolezza che le regole del gioco democratico non possono, per loro natura, essere scritte da una parte contro l'altra. Sara' la nuova legge elettorale il campo di prova''. Lo ha affermato, nell'Aula di Palazzo Madama, il vicepresidente dei senatori del Pd Luigi Zanda annunciando il voto favorevole del suo gruppo al provvedimento sull' introduzione del pareggio di bilancio nella Costituzione. ''Se l'Italia riuscira' ad andare alle elezioni politiche del 2013 con una nuova legge elettorale che, sostenuta da una maggioranza larga, restituisca ai cittadini il diritto di scegliere i parlamentari, vorra' dire – ha sostenuto Zanda – che questo voto sull'art. 81 non e' stato un fuoco di paglia e che la crisi ha restituito al Parlamento un po' di quel senso di responsabilita' che ha reso nobile la classe dirigente italiana ai tempi della Costituente, della ricostruzione e della lotta al terrorismo''.