Complimenti allora al maschio, che ha avuto il suo giocattolo, corrispondente ai propri desideri. Bravo!
Ritengo che la direzione intrapresa nell’intendere i rapporti, in cui prevale la sfera sesso/corporea, sia estremamente limitante e pericolosa. Se questa lettura della psicologia del maschio trovasse riscontro nella realtà, e a mio modesto avviso è così, vuol dire che abbiamo trasformato la donna in una bambola gonfiabile (adesso ci sono anche quelle siliconate e tecnologicamente avanzate), pronti ad abusarne; e una volta stufi l’arrotoliamo nel ripostiglio, caso mai dovessero nascere nuove pulsioni. Aggiungo, con questo scenario arido e privo di Significato e Amore, a che serve pensare di costruire una relazione stabile e duratura? Figuriamoci di immaginare di sposarsi, e paradossalmente avere figli. Forse ci siamo dimenticati che le mode e i costumi sono il frutto delle nostre proiezioni e desideri, anche di quelli repressi, e abbiamo scambiato la realtà con la finzione.
In merito all’uso d’internet non c’è nessun tentativo di demonizzare uno strumento così prezioso, che apre le porte alla conoscenza; semmai è l’uso improprio, frutto di una mancanza di educazione alla conoscenza, di come appropriarsi dell’enorme quantità d’informazione contenuta nella rete, e di quanto, non di rado, il nostro modo di avvicinarci allo strumento, non sia finalizzato al raggiungimento di un particolare obiettivo: si naviga senza meta.
Pertanto invito le donne ad alzare la testa, ad essere convinte che una smagliatura è un segno tangibile del proprio carattere, e non un inestetismo. La femminilità non è aderire a un cliché; fondamentalmente l’uomo cerca amore così come la donna, ma siamo in un’epoca in cui amiamo complicarci la vita, riempiendola di falsi valori e sovrastrutture. Pertanto V’invito a cambiare rotta. I modelli televisivi, ad esempio, sono modi per soddisfare le nostre fantasie ma non corrispondono alla vita reale. La maggior parte di voi è reale e concreta, ma lo state dimenticando.
Un’ultima considerazione. Se l’uomo cerca la donna provocante, non è perché la vuole sposare. Certo, qualcuna avrà da obiettare: “E chi si vuole sposare!” E’ vero, fortunatamente possiamo decidere di non commettere l’errore di sposarci, soprattutto quando siamo così presi da noi stessi che farlo significherebbe perdere la presunta libertà; ma non dimentichiamo che con il passare del tempo il corpo si spegne, la passione anche quella dentro di noi si spegne, e il senso di solitudine e di pochezza nell’aver realizzato poco si farà sempre più forte. Forse dovremmo alzare lo sguardo e chiederci: “Dove voglio andare; cosa voglio fare della mia vita”. Vivere il momento, divertirsi incondizionatamente, può andare bene a vent’anni, e dopo, il non sapere dove andare corrisponderebbe all’immagine di una nave in mezzo al mare, priva di timone. Il vento deciderà in quale luogo farla approdare, o, in balia delle onde, dove farla naufragare.
Per fortuna ci sono le donne che non rientrano nei cliché appena accennati; amano giocare con se stesse e sanno di essere femminili, senza ostentare e farlo pesare sugli altri. Sono quelle che cercano nell’uomo una persona con cui costruire un piano di comunicazione, una conoscenza profonda, che richieda tempo, e non cercano con bramosia di avere tutto e subito. Sono anche quelle che potrebbero soffrire di più, perché sovente incontrano uomini indecisi e insicuri che a quarant’anni vivono ancora con la mamma, oppure non si sentono pronti a fare il passo verso una reale autonomia. Oppure sono quelli che aspettano il momento propizio, perché ad esempio il lavoro non lo permette, e che in fin dei conti potrebbe non arrivare mai. In questi casi è meglio darsi un tempo di coppia, dopodiché non insistere nel cercare di ottenere l’impossibile, e fuggire a gambe levate.
La vita è preziosa, scorre inesorabilmente per tutti e di tempo da regalare agli altri non ne abbiamo.
Vito Giacalone
Psicologo-psicoterapeuta
vitogiacaloneconsulenze@gmail.com
