ROMA – E’ il 26 gennaio scorso, l’ormai ex direttore generale Rai chiama Michele Santoro in diretta ad Annozero, “dissociandosi” dalla trasmissione dedicata al caso Ruby.
Dopo quella chiamata ne avviene un’altra, almeno secondo quanto raccontano Marco Lillo e Antonio Massari sul Fatto quotidiano. Masi avrebbe alzato il telefono per chiamare Luigi Bisignani, l’uomo d’affari arrestato due giorni fa per favoreggiamento.
“Mi hai visto?”, gli chiede secondo il Fatto, “Come sono andato?”. Bisignani risponde: “Una figura di merda”. A ottobre Masi decide di licenziare Santoro e secondo quanto scrive il quotidiano ci sarebbe stato lo zampino di Bisignani.
Come? Per scrivere la lettera di licenziamento per Michele Santoro l’ex dg si sarebbe rivolto direttamente a lui. Interrogato dai pm di Napoli avrebbe spiegato: “Mi sono rivolto a lui grazie alle sue conoscenze politiche, era bene addentrato nel mondo istituzionale”.
Ecco come ricostruisce Il Fatto: “Il direttore di Annozero ha da poco letto l’editoriale in cui – parlando dell’amministrazione Rai e dell’assenza di contratti per Vauro e Marco Travaglio – pronuncia l’ormai famoso “vaffan … bicchiere ”. I pm di Napoli gli chiedono di chiarire la situazione, spiegando perché s’è “fatto scrivere la lettera di licenziamento da Bisignani””.