NEW YORK – Dopo che l’Fbi ha dichiarato guerra a Mr Megauplod, lo ha arrestato e ha chiuso il sito di file sharing, milioni di utenti rischiano di vedersi cancellati i documenti.
File privati e legittimi, senza alcuna violazione della legge, per molte persone sono ancora custoditi nella piattaforma web che avrebbe violato il copyright e le regole di diritto d’autore secondo il Bureau Usa. C’è chi ha pensato al rimedio: è l’Electronic Frontier Foundation che ha lanciato MegaRetrieval, un progetto per tutelare gli utenti che per prima cosa vanno censiti.
EFF ha contattato così i provider che non sembrano voler permettere che tutti i files vadano persi. Per ora l’unica speranza è MegaRetrieval per seguire passo passo gli aggiornamenti sul sito.
Dopo che le autorità americane hanno chiuso Megaupload, il portale di file sharing più usato, e di 18 siti collegati tra i quali Megavideo, si è scatenata una vera e propria guerra sul web, iniziata dagli hacker di Anonymous che hanno oscurato i siti del Dipartimento della Giustizia Usa, dell’Fbi, della Universal e di Mpaa e Riaa, rispettivamente produttori cinematografici e discografici americani.