L’informazione si diffuse ampiamente grazie ai mezzi di comunicazione e indusse le donne a smettere di assumere la terapia. Questo, secondo lo studio, ha coinciso con una riduzione significativa dell’incidenza di questo tumore di quasi il 10%.
Analizzando l’incidenza del tumore del seno e la riduzione del ricorso alla terapia ormonale sostitutiva e’ emerso che, mentre nel 2002 il 12,7% delle donne canadesi fra 50 e 69 anni utilizzava la terapia sostitutiva, nel 2004 la utilizzava soltanto il 4,9%. Nello stesso periodo i casi di cancro del seno si sono ridotti del 9,6%, e cio’ indipendentemente dal ricorso alla diagnosi precoce per mezzo della mammografia, la cui frequenza di utilizzo e’ rimasta stabile in quegli anni.
Nel 2005, pero’, i casi di tumore alla mammella sono tornati ad aumentare e, secondo gli esperti, la spiegazione potrebbe essere nel fatto che la terapia sostitutiva non aumenti in se’ il rischio del tumore, ma che semplicemente acceleri la comparsa della malattia nelle donne predisposte.