NEW YORK – Più di tre quarti del miele venduto in America non è esattamente prodotto dalle api. Studi scientifici lo dimostrano: stando a quanto riportato sul sito Food Safety News, il polline è spesso filtrato dai prodotti generalmente etichettati come “miele”. La rimozione di queste particelle microscopiche renderebbe il nettare non adeguato agli standard di qualità fissati dalla maggior parte delle agenzie alimentari a livello mondiale.
Il dipartimento di sicurezza alimentare dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, la Commissione europea e decine di altri organismi hanno stabilito che, senza polline, non c’è modo di determinare se il miele proviene da fonti legittime e sicure. Negli Stati Uniti, la Food and Drug Administration afferma che un prodotto che è stato ultra-filtrato e non contiene più polline non è da considerare miele. Tuttavia, l’FDA non sta nemmeno controllando il miele venduto per vedere se contiene polline.
L’ultra-filtraggio è un procedimento ad alta tecnologia, durante il quale il miele viene riscaldato, a volte annacquato e poi costretto ad alta pressione attraverso filtri molto piccoli per rimuovere il polline, che è l’unico segno infallibile in grado di identificare l’origine del miele.
La rivista Food Safety News ha deciso di testare il miele venduto in vari punti vendita degli Stati Uniti pieni di generi alimentari indiani vietati in Europa perché non sicuri a causa della contaminazione con antibiotici, metalli pesanti e una totale mancanza di polline che impediva di tracciarne l’origine.
