ROMA – Il governo del fare…in fretta. E’ durato dieci minuti, e non รจ un modo di dire, la riunione del consiglio dei ministri. Un “attimino” per…decidere? Decidere mica tanto. I ministri, evidentemente molto informati ma poco pensosi, hanno timbrato il cartellino e si sono detti arrivederci. Nel frattempo sono anche riusciti a dare l’autorizzazione per porre la questione di fiducia sul decreto Milleproroghe alla Camera. Della serie…mille-proroghe in dieci minuti, cento proroghe al minuto.
Il primo dispaccio di agenzia, ore 15.45, recita: “E’ iniziato alle 15,30 il Consiglio dei ministri a palazzo Chigi. La riunione รจ presieduta dal sottosegretario alla Presidenza, Gianni Letta. Il Consiglio รจ stata convocato ‘esclusivamente per l’esame di alcune Leggi regionali in scadenza’ si legge nel sito del governo anche se non รจ escluso che potrebbe decidere se porre la fiducia al decreto milleproroghe. ‘Vediamo’ ha risposto in proposito il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, arrivando a palazzo Chigi”.ย Un minuto dopo arriva l’altro dispaccio: “Si รจ giร concluso il Consiglio dei ministri che si รจ riunito a palazzo Chigi. Iniziata alle 15,30, la riunione รจ terminata alle 15,40”.
E’ proprio allora il caso di chiamare il governo Berlusconi l’esecutivo del “fare”, ma del “fare in fretta”. Essendo il giorno del Milleproroghe si puรฒ fare un rapido calcolo…il governo ha discusso milleproroghe in dieci minuti, ovvero 100 proroghe al minuto. Un record.
