ROMA – “Togliere il disturbo”, ovvero dimettersi. Lo chiede, a tutti i vertici Rai, il deputato e portavoce di Articolo 21 Giuseppe Giulietti. E lo chiede senza fare “distinguo” sia ai dirigenti legati alla destra sia a quelli di sinistra.
Giulietti muove dal botta e risposta tra il presidente della Commissione di vigilanza Rai Sergio Zavoli e il direttore del Tg1 Augusto Minzolini. Dopo l’editoriale di quest’ultimo sulle dimissioni di Silvio Berlusconi Zavoli ha parlato di un Tg1 che “non giova al prestigio della Rai”. Subito dopo ha replicato Minzolini: “Zavoli è un presidente di parte”.
Giulietti prende decisamente posizione schierandosi col presidente: “Sergio Zavoli è un signore del giornalismo. Un uomo che ama la Costituzione e le istituzioni repubblicane. Nella sua vita ha sempre anteposto l’interesse generale al conflitto di interessi e non ha mai accettato l’idea che il servizio pubblico e il suo principale tg potessero diventare un modesto foglio di parte di corrente. Come avrebbe potuto un uomo simile raccogliere le simpatie dell’attuale direttore del tg1?”.
Da qui la richiesta a tutti i vertici Rai, di fare un passo indietro: “Intanto il gruppo dirigente Rai che ha già allontanato Michele Santoro, Roberto Saviano e Serena Dandini tra poco farà fuori anche Corradino Mineo. Forse è il caso che i vertici dell’azienda tolgano il disturbo prima di commettere altri nefandezze”.
La richiesta di Giulietti, in ultima analisi, sembra rivolta non solo a dirigenti e consiglieri di maggioranza ma anche a uomini vicini all’opposizione come il presidente Paolo Garimberti e i consiglieri di opposizione Nino Rizzo Nervo e Giorgio Van Straten.