Mondiali. Black out della Rai in Piemonte, niente partita Italia-Nuova Zelanda

Daniele De Rossi

Italia-Nuova Zelanda non è stata una gran partita, ma gli italiani domenica 20 giugno avevano il diritto almeno di vederla per poterla giudicare. Era circa il 20′ del secondo tempo: strade deserte in una domenica di giugno piovosa. La Nazionale di Marcello Lippi era in svantaggio e almeno in quei pochi minuti gli undici azzurri stavano facendo il possibile per pareggiare.

Ma improvvisamente, le reti Rai in Piemonte si sono oscurate: non solo Rai 1, che trasmetteva in diretta la partita del Mondiale Sudafricano, ma anche Raidue e Raitre. Qualche minuto per sincerarsi con gli amici se stava capitando lo stesso a loro, per poi precipitarsi al telefono: centinaia di piemontesi occidentali (la zona che va da Torino al cuneese, servita da un unico ripetitore posizionato sulla collina torinese) hanno cercato di chiedere spiegazioni, trovando i centralini intasati. Sono stati tempestati di telefonate anche quelli di giornali, tivù locali e agenzie. Molte anche le proteste in tal senso.

Al termine della partita, sorte beffarda, le immagini sono tornate, regalando solo le facce tristi degli azzurri che sono usciti dal match con un pareggio insoddisfacente. Tempestivo il comunicato dell’azienda, che ha spiegato così l’accaduto: “Alle 17,20 un violento sbalzo di tensione elettrica sulla rete del gestore nazionale che alimenta l’impianto principale della Rai nel Piemonte occidentale (Torino-Eremo) ha provocato lo spegnimento completo di tutti gli apparati trasmittenti Rai con la conseguente impossibilità a trasmettere alcun segnale radiotelevisivo”.

Viale Mazzini ha spiegato anche che le squadre di emergenza di Raiway, che si occupa specificamente di gestire collegamenti e meccanismi di trasmissione, “sono intervenute immediatamente sul posto ed ora i problemi si sono risolti”. Non era mai successo, in Piemonte, dopo il passaggio al digitale terrestre, un inconveniente simile.

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