Gli omeopati italiani vogliono essere riconosciuti alla stregua dei loro colleghi medici. Nel nostro Paese, infatti, non รจ possibile immettere sul mercato nuovi farmaci omeopatici, non รจ possibile fare pubblicitร al farmaco omeopatico e non รจ possibile inserire le indicazioni terapeutiche.
Eppure esiste una direttiva europea che risale al 1992 e considera l’omeopatia una scelta terapeutica non convenzionale, alternativa o quantomeno complementare. Nel 2002 la federazione dell’Ordine dei Medici ha riconosciuto omeopatia, omotossicologia e medicina antroposofica come alternative terapeutiche alla medicina tradizionale.
Adesso le associazioni di categoria, Fiamo, Aiot, Siat e Siomi, hanno deciso di denunciare questa situazione ยซche lede il diritto alla libertร di scelta terapeutica sancito dalla nostra Costituzioneยป. Le organizzazioni accusano le autoritร politiche per questa impasse: ยซLe omeoterapie sono ostacolate da una burocrazia tipica della pigrizia italica, ma soprattutto da una mentalitร contraria alla medicina non convenzionaleยป.
Tra l’altro l’Italia รจ terza in Europa per il ricorso a cure omeopatiche: secondo il Censis, nel 2008 il 23% degli italiani utilizzato medicine non convenzionali o complementari e alternative. Solo francesi e tedeschi ne hanno fatto un uso maggiore.
