ROMA – Nella notte tra il 24 e 25 tornerà l’ora legale. A subire un cambiamento, però, non saranno solo le lancette degli orologi e l’orario di alba e tramonto. Secondo una ricerca dell’Università di Birmingham, in Alabama, il cambio di orario potrebbe causare infarti, con un aumento dei casi del dieci per cento.
La colpa sarebbe nell’accorciamento innaturale della notte e delle ore di sonno, che potrebbe avere conseguenze sulle persone già debilitate.
La privazione del sonno, sostengono i ricercatori americani, può alterare il processo di risposta infiammatoria del corpo e con un aumento di peso che aumentano i rischi cardiovascolari e le possibilità di avere il diabete. A afer le spese del ritorno dell’ora legale sono soprattutto le persone abituate a fare tardi la notte e alzarsi tardi la mattina.
Inoltre lo spostamento in avanti delle lancette fa saltare il ritmo circadiano del corpo, riducendo la sua abilità di gestire lo stress e gli shock.
Secondo Martin Young, professore associato all’Università dell’Alabama, “l’orologio delle cellule anticipa un’ora di sonno che non avrà mai, e l’impatto negativo dello stress peggiora di molto. Il che ha un effetto ancora più negativo sul corpo. E terzo, il salto in avanti sfasa anche la tempistica della risposta immunitaria del corpo, il che temporaneamente indebolisce il sistema immunitario”.
Secondo il professore, per evitare le conseguenze negative bisogna svegliarsi trenta minuti prima sabato e domenica rispetto all’orario che si vorrebbe, in modo da prepararsi allo sforzo di lunedì. Quindi bisogna fare un abbondante colazione.