ROMA – Un calo brusco quello che ha colpito nell’ultimo anno i produttori di computer made in Italy. Secondo i dati Istat da gennaio 2011 a gennaio 2012 ha subito un importante stop: un calo dell’11,2% per quanto riguarda i ricavi, meno 9% sugli ordinativi.
Le imprese però non sono stupite più di tanto, consapevoli che ormai da anni Cina, Taiwan e Vietnam siano le mete preferite per il comparto hi-tech. “Purtroppo quella della manifattura è una battaglia che abbiamo perso anni fa – spiega al Sole 24 Ore Andrea Farina, del gruppo Itway, società che si occupa di piattaforme tecnologiche per aziende – ma in realtà i dati dell’Istat riguardano anche altri settori e se si parla solo di informatica si scende a una decrescita del 3-3 per cento”.
Un’azienda che ha cercato di riposizionarsi, e che ha visto però un forte ridimensionamento dei ricavi è la Ergo Italia, che ora produce pc e tablet per le scuole. “E’ incredibile come a livello di sistema non si comprenda il nesso tra digitalizzazione e incremento del Pil – racconta il presidente Alfredo Manzo – senza contare tutto l’anacronismo dei pagamenti ritardati”.