L”Era Glaciale” va in ghiacciaia. Almeno fino a primavera inoltrata, metà aprile, infatti, il talk shaw condotto da Daria Bignardi verrà sostituito da “L’ultima parola”, 90 minuti di approfondimento politico, condotto dal vicedirettore di Rai Due Gianluigi Paragone.
Una decisione, quella della Rete, destinata a suscitare più di qualche polemica visto che la sospensione del programma della Bignardi non è giustificata da dati di ascolto. L’Era Glaciale, infatti, collezionava ascolti attorno al 10-12% di share, cifra soddisfacente per la seconda serata di Rai Due.
Il direttore di Rete Massimo Liofredi rifiuta, però, l’etichetta di censore: «Io non sono né un censore né un epuratore. Non ce l’ho con la Bignardi, per me lei può tornare a aprile con dieci nuove puntate della sua trasmissione, salvo che qualcuno sopra di me non decida diversamente». Liofredi, però, sul contratto della Bignardi, ammette di aver “ritoccato” il contratto della conduttrice: «ho fatto una lettera per una variante sul contratto della Bignardi: lei aveva dieci prime serate, io le ho trasformate in dieci seconde serate, anche per proteggerla. Io credo nel suo lavoro, ma penso che nella seconda serata potesse dare il meglio».
Rimane il fatto cheda gennaio la giornalista avrebbe dovuto cominciare un nuovo ciclo in prima serata del suo fortunato talk show (13 puntate previste), invece il contratto è stato disatteso. E la società olandese Endemol, che detiene i diritti del talk show, secondo quanto scrive il quotidiano La Repubblica, non l’ha presa affatto bene.
La conferma che L’era glaciale non fosse nelle grazie dei vertici Rai si è avutavenerdì 4 dicembre. Vista la registrazione del programma, in cui Morgan scherzava sugli ascolti di X Factor e Fiorella Mannoia parlava del “No B-Day”, la Rete ha deciso di far slittare il talk show (previsto alle 23.05) verso la mezzanotte. E prima dell’Era Glaciale? 50 minuti di cartoni animati.
