ROMA – ''Io sono testardo, piu' mi criticano, piu' mi carico e voglio restare'': cosi' Augusto Minzolini, direttore del Tg1, ospite oggi del programma di Radio2 Un giorno da pecora, ha risposto a Giorgio Lauro e Claudio Sabelli Fioretti che gli chiedevano se fosse invidioso dell'ex dg Mauro Masi, ormai ''libero dalla Rai''.
'A me gia' la definizione di berlusconiano non piace. Io la penso in una certa maniera. Come la penso si vede dal mio tg'', ha detto tra l'altro Minzolini. Quanto alle critiche per i suoi editoriali, ''interpreto una linea editoriale – ha sottolineato ancora – che non piace ad un'area politica definita. E poi ha mai visto il Tg3? La conduzione del Tg3 e' un editoriale continuo, perche' ogni notizia viene chiosata''. E la conduzione di Enrico Mentana al Tg La7? ''La stessa cosa: fa un editoriale all'inizio''. E allora perche' viene attaccato il Tg1? ''Perche' secondo loro il Tg1 dovrebbe avere un approccio istituzionale, che poi significa tutto e non significa niente. E invece io rispetto a quello stile ne ho un altro''. Minzolini ha negato che il Tg1 abbia perso ascolti nel confronto con il Tg La7: ''Mentana non mi ha fregato nessun punto''. E ha spiegato: ''Alle 19 va in onda il Tg3, Mentana si e' fatto un tg che ha quel tipo di pubblico, tutto politico, che lui ha riportato a La7 facendo una specie di talk show''. In che senso 'talk show'? '' Beh, io faccio 28 notizie e lui circa sette o otto…''.
Quindi c'e' un forte legame tra il Tg3 e il TgLa7? ''C'e' una sinergia tra le due reti''. Quanto al futuro, ''non lo so dove andro'. Se vuoi essere te stesso non ci devi pensare. Quando sono stato nominato c'era chi era pronto a scommettere sarei durato massimo un anno. Comunque al futuro non ci penso, preferisco la sorpresa''.