ROMA – La crisi arriva in Rai e porta tagli per 85 milioni, che vanno ad aggiungersi ai 70 della manovra dello scorso maggio. Un pacchetto adottato anche in vista dell’aumento dei diritti sportivi nel 2012 a 150 milioni.
Verranno tagliate le auto blu aziendali e altre spese correnti considerate di rappresentanza. Saranno chiusi sette uffici di corrispondenza (quelli di Nairobi, Nuova Delhi, Buenos Aires, Beirut, Istanbul, Mosca e Madrid), resteranno in funzione solo quelli di Berlino, il Cairo, Gerusalemme, Londra, New York e Washington, Parigi e Pechino, che però vedranno sparire i vecchi uffici, giudicati troppo costosi. Al loro posto i giornalisti disporranno di un “supporto logistico” fatto di qualche stanza con scrivania presso un’agenzia di informazione.
Si integreranno le redazioni di RaiNews e Televideo, e da febbraio nascerà un’unica grande testata All News Rai con circa 210 giornalisti e un proprio sito online sul modello di quello della Bbc.
Cambi in arrivo anche per lo sport: i consiglieri hanno ritenuto eccessiva la richiesta della controparte che per i diritti in chiaro per il 2012-2015 chiede 25 milioni di euro. Se non ci sarà una riduzione della richiesta, l’azienda pubblica potrebbe decidere di conservare i diritti per la Domenica Sportiva, tagliando Novantesimo Minuto, Stadio Sprint e Sabato Sprint. La decisione sarà comunque presa entro i primi dieci giorni di dicembre.
La prima vittima certa dei tagli è Mi manda Rai3, ma questa volta per gli ascolti non positivi.
