Reduce da infarto? Studio Harvard: un bicchiere ai pasti protegge il cuore

ROMA, 28 MAR – L'abitudine di un bicchierino ai pasti e' un 'salva-vita' dopo l'infarto, infatti protegge il cuore di persone reduci da infarto, riducendo del 42% il loro rischio di morte per cause cardiovascolari e piu' in generale abbassando il rischio di morire per qualunque causa.

Lo rivela uno studio condotto da Jennifer Pai del Brigham and Women's Hospital e Harvard Medical School di Boston pubblicato sull'European Heart Journal. Lo studio, condotto su soli maschi, mostra che, almeno per gli uomini, l'abitudine di lunga data a bere piccole quantita' di alcolici puo' assicurare una protezione per la salute non solo di uomini sani (come dimostrato ampiamente da molte ricerche negli ultimi anni) ma anche di soggetti reduci da infarto e quindi di per se' a rischio di nuovi eventi cardiovascolari e comunque non certo in perfetta salute.

Si considera moderato un consumo di alcol che non eccede le due porzioni al giorno e ciascuna e' pari a circa 125 ml, ovvero un bicchiere di vino (che contiene 11 grammi di etanolo), oppure una lattina di birra (12,8 g di etanolo) o un bicchierino piccolo di liquore (14g di etanolo). Gli esperti hanno tenuto sotto osservazione per molti anni quasi 2000 maschi reduci da infarto e incrociato dati sul loro consumo di alcolici con altre informazioni utili, stili di vita, alimentazione etc.

Ebbene e' emerso che dopo un infarto i soggetti piu' protetti dal rischio di morire, sia per cause cardiovascolari sia per tutte le altre cause di morte, sono coloro che hanno una abitudine di lungo corso al consumo moderato di alcolici.

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luiss_smorgana