MILANO – ”Nessun problema, nessuna irregolarità ma soprattutto nessuna regalia: non ho mai ricevuto regalie e neppure un euro da nessuno”: lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, parlando delle notizie di stampa sulle carte, riportate dal Corriere della Sera, che indicano il pagamento di una vacanza da parte di Pierluigi Daccò. Secondo Formigoni si è trattato ”di una vacanza di gruppo come fanno tanti italiani”.
Formigoni ha risposto ai giornalisti dopo le notizie in particolare di una vacanza a Parigi che gli sarebbe stata pagata da Pierangelo Daccò. ”Dov’è il problema? Anzitutto – ha spiegato il presidente della Lombardia – verificherò se quel viaggio davvero l’ho svolto”. Formigoni ha raccontato di essere solito viaggiare in gruppo, occasione in cui ”a fine vacanza si fanno i conti”, di quanto speso durante soggiorno. ”Io, come tutti gli italiani, faccio vacanze di gruppo”, ha aggiunto il governatore, che poi ha parlato di ”giornalista triste, sfigato e malinconico” riferendosi a chi ha firmato il servizio sul viaggio. ”Quello che è grave – ha quindi allargato il discorso – è la speculazione politica, il fango, l’attacco mediatico contro Roberto Formigoni e la Regione Lombardia, da cui mi difendero”’. Secondo Formigoni, infatti, il ”nostro buon governo da’ fastidio a molti e in questo momento di crisi della politica a livello nazionale evidentemente c’e’ chi ha interesse a indebolire e denigrare l’amministrazione italiana piu’ forte dopo il governo”.
”Il signor Daccò lo conosco da 30 anni, mi è capitato di passare qualche giorno di vacanza con lui in gruppo”. E ha specificato: “Nel gruppone c’era anche lui ma è ovvio che ciascuno fa il suo mestiere, le persone sono libere e indipendenti”. Dall’inchiesta che ha coinvolto la Fondazione Maugeri ”sta emergendo la vera sostanza della questione, un regolamento di conti tra privati”. Ne è convinto.
”Non è implicato nessuno della Regione Lombardia – ha sostenuto – Sono implicate due aziende private e due privati cittadini che ci tirano in ballo in maniera del tutto ingiustificata: da quel che leggo tendono ad usarmi come paravento e tutelerò la mia onorabilità”. Formigoni ha dunque invitato chi accusa a ”raccontare le cose come stanno senza farsi scudo con il nome di Formigoni”. Il presidente ha concluso sottolineando che nella vicenda ”non è stato sottratto un euro di denaro pubblico e quindi non si può parlare di scandalo della sanità lombarda”.