MILANO – Il nuovo direttore Roberto Napoletano saluta i lettori del Sole 24 Ore con un editoriale in prima pagina. “Non c’è nulla di più nuovo che tornare all’antico. Ricordo le confidenze di uno dei vecchi di questo giornale. Dicevano più o meno così. Nessuno può pensare di conoscere davvero l’Italia se non legge Il Sole 24 Ore, il suo racconto quotidiano dell’economia e della finanza, il suo bagaglio di informazioni preziose per il ceto professionale e il mondo del lavoro autonomo, una politica di contenuti e una proposta culturale impegnativa. Così come Il Sole 24 Ore non può dire di svolgere la sua funzione se non conosce ed esprime profondamente l’Italia, se non la racconta con la cifra del rigore e della competenza e con le armi affilate del giornalismo d’inchiesta evitando accuratamente di diluire i suoi cromosomi naturali in una circolazione di sangue misto che ne metta in gioco l’identità”.
Napoletano dedica anche una riflessione sul momento attuale: “Viviamo momenti difficili. La ricostruzione in Giappone, la guerra in Libia, i fermenti del Mediterraneo, la crisi finanziaria globale mai domata. Una crisi tutta italiana che sconta il peso del nostro storico ritardo strutturale e si misura con i deficit imbarazzanti della sua classe di governo e con le alchimie a volte incomprensibili dell’opposizione. Parola d’onore, Il Sole 24 Ore farà Il Sole 24 Ore, sarà guardiano del mercato, bussola per le imprese, i professionisti e le famiglie. Non ne potrete fare a meno”.
Con un’ultima riflessione dedicata alla politica: “PS: Un avviso alla politica. Su governo dell’economia e decoro delle istituzioni non faremo sconti a nessuno. Sono in gioco i beni supremi del Paese, non sono ammesse esitazioni e ambiguità”.