WASHINGTON – Da un anno lo “squalo” Rupert Murdoch è pronto a mollare le redini del suo impero, vuole andarsene, è già stanco: è il Wall Street Journal a svelare i piani del magnate australiano a capo di News Corp. Al suo posto siederebbe l’attuale chief operating officer, Chase Carney.
Adesso il primo passo è l’audizione in Inghilterra di Rupert e il figlio James, culmine di 40 anni di amore e odio fra News Corp e la politica e il pubblico inglese. Prima dello scandalo delle intercettazioni, l’attitudine del pubblico e della politica inglese nei confronti di Rupert Murdoch era al confine fra ammirazione e avversione: Murdoch non ha mai chiesto scusa per la fusione fra media e politica, un mix che ha causato l’ira – evidenzia il Wall Street Journal – del pubblico quando il suo impero continuava a crescere.
News Corp. controlla il 40% delle vendite di carta stampata e con la propria quota in BskyB, il 6% dell’audience televisivo. Murdoch, secondo i suoi sostenitori, ha portato scelta nella televisione con le attivita’ di BskyB. ”Le ramificazioni dell’audizione potrebbero essere estese.
Anche prima che lo scandalo emergesse, Murdoch stava valutando di lasciare come amministratore delegato di News Corp. in favore di Chase Carey: in questo scenario – Rupert Murdoch resterebbe come presidente esecutivo – osserva il Wall Street Journal – . Murdoch non deciderà ora ed è probabile che questo accadrà in qualche mese”. I legami fra Murdoch e la politica inglese sono sempre stati stretti: il presidente della commissione che fra poche ore sentira’ Murdoch sarebbe ”amico di Les Hinton, l’amministratore delegato di Dow Jones che si è dimesso venerdì, e avrebbe cenato con Rebekah Brooks e altri dipendenti News Corp”.
La posta in gioco, se davvero Murdoch lasciasse ora, è un impero con 51 mila dipendenti e ricavi annuali per 32 miliardi di dollari e il supporto degli investitori per la famiglia Murdoch.