ROMA – Nonostante i suoi stress, come quello di esami e compiti in classe, andare a scuola e studiare fa bene alla salute, e in particolare alla pressione. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista “Bmc Public Health”, chi studia più a lungo ha una pressione più bassa, e dunque è meno a rischio di infarti, ictus e problemi renali. Un beneficio evidente più nelle donne che negli uomini. Chi ha un grado di istruzione piu’ alto ha meno problemi cardiaci, e la ragione, secondo la ricerca, potrebbe essere proprio la pressione sanguigna.
L’indagine ha esaminato i dati di 3.890 persone nell’arco di 30 anni, dividendole in tre gruppi, per bassa scolarità (12 anni o meno), media (13-16 anni) o elevata (17 o più). Dopo di che hanno calcolato la media della loro pressione sistolica per 30 anni. In questo modo hanno visto che le donne con poca istruzione avevano una pressione sanguigna di 3,26mmHg più alta di quelle con un livello di educazione più alto.
Per gli uomini la differenza era di 2,26 mmHg. Altri fattori, come il fumo, farmaci anti-ipertensivi e l’alcol, sono stati presi in considerazione e l’effetto sulla pressione sanguigna e’ rimasto, anche se a un livello minore. ”Un basso impegno negli studi – spiegano i ricercatori – predispone a lavori di grande tensione, con molte pretese e poco controllo, tutti indicatori associati all’ipertensione. Le donne poco istruite sono più a rischio di depressione, di essere madri single, e di vivere sotto la soglia di povertà”.