ROMA – La guerra alla pirateria in Italia vale anche per Internet e la sentenza Yahoo ne è la dimostrazione. Il tribunale di Roma ha accolto la richiesta di Open Gate Italia, la società che segue le controversie sulla pirateria on linee la tutela dei diritti d’autore cinematografici, inibendo al motore di ricerca “la violazione dei diritti di sfruttamento economico sul film mediante il collegamento ai siti producenti in tutto o in parte l’opera diversi dal sito ufficiale del film”.
La battaglia quindi è contro i link ai film in streaming che si trovano a bizzeffe sul web. Quello del tribunale di Roma è “un avviso”, ma significativo. Marco Benedetto, ex amministratore delegato del Gruppo l’Espresso e fondatore del sito Blitzquotidiano.it, commenta: “La decisione del giudice monocratico del Tribunale di Roma mi pare coerente: secondo la legge italiana la pirateria è un reato e non vedo perché su internet non debba essere punita”.
In effetti i dati della pirateria audiovisiva non sono consolanti perché è cresciuta del 5 per cento lo scorso rispetto al 2009.