ROMA -“Se il fumatore sceglie liberamente di fumare nella consapevolezza dei pericoli che corre, ivi compreso quello dell’assuefazione e della dipendenza, non può dolersi dei danni che per tale via riceve, giacchè, in definitiva, sceglie volontariamente di procurarseli”. Il Codacons voleva la class action contro la British american tobacco per tre fumatori che avevano avuto danni da sigarette, ma i giudici hanno respinto il ricorso.
La Corte d’appello di Roma ha ritenuto inammissibile le motivazioni del Codacons per questi motivi, secondo una nota diffusa da Bat: “In data odierna la terza Sezione civile della Corte d’appello di Roma ha respinto il ricorso del Codacons contro la precedente pronuncia del Tribunale di Roma che, lo scorso 11 aprile, aveva dichiarato inammissibile la class action proposta dal Codacons nei confronti di British american tobacco Italia (Bat Italia) per il preteso danno da dipendenza che avrebbero subìto i fumatori di sigarette”.
La Corte d’appello, si legge nella nota Bat “ha evidenziato come i diritti dei tre fumatori a tutela dei quali è stata proposta la class action non presentino il carattere della identità, requisito necessario ai fini dell’ammissibilità dell’azione stessa”.
In altri termini, riferisce Bat, “la corte ha ritenuto che i tre fumatori rappresentati dal Codacons presentassero situazioni di fatto e di diritto tra loro differenti e tali da non poter essere trattate congiuntamente”.