ROMA – Molti casi di sclerosi laterale amiotrofica (Sla) potrebbero dipendere da difetti nel sistema di riciclaggio che permette alle cellule nervose di ripararsi, resistere all'usura e mantenersi sane. Lo ha dimostrato lo studio condotto negli Stati Uniti da Enrico Mugnaini e Teepu Siddique, presso la Northwestern University Feinberg School of Medicine, e pubblicato sulla rivista Nature.
I ricercatori hanno scoperto che nel Dna di alcuni pazienti colpiti dalla Sla e dalla forma di demenza correlata alla malattia e' alterato il gene che controlla la produzione della ubiquilina2, una proteina fondamentale per dirigere i processi di smaltimento.
Grazie all'ubiquitina tutti i rifiuti cellulari sono portati a destinazione nel ''cassonetto'' della cellula, il lisosoma, e che partecipa alla gestione del riciclaggio delle proteine cellulari per rinnovare e riutilizzare proteine vecchie.
Finora si sospettava che nei pazienti con la sclerosi laterale ci fosse un problema al sistema del rinnovo della struttura di nervi e dei contatti (sinapsi) tra i neuroni, ma solo ora i ricercatori hanno avuto la prova diretta che le cose stanno effettivamente cosi'.
Grazie a questa conferma potranno essere individuati nuovi farmaci contro la malattia, volti a potenziare il sistema di riciclaggio e smaltimento cellulare.
