MILANO, 17 DIC – Una lettera del 16 dicembre 1996 di Carlo Bernasconi a Frank Agrama, l’ intermediario nella compravendita dei diritti tv, dimostrerebbe che operava nel mercato del cinema come ”libero imprenditore” e non, come ritiene l’accusa, come socio occulto di Silvio Berlusconi. E’ questo il senso della missiva che e’ stata letta in aula nel corso del processo Mediaset nel quale, tra gli imputati, figura l’ex presidente del Consiglio, durante la deposizione di James Marrinan, consulente citato dal difensore di Agrama, l’avvocato Roberto Pisano.
”Caro Agrama – riporta la lettera – noi avevamo comprato un pacchetto di film. Ci risulta che hai girato i diritti alla Beta Film che li ha a sua volta girati alla Rai. Questo – prosegue Bernasconi – e’ un grave danno per i nostri interessi in termini di audience e inoltre viene favorito il nostro maggior concorrente. E’ inaccettabile per noi acquistare scarti di Beta Film”.
Marrinan, che è stato anche ex vicepresidente di Warner Brothers e ora è titolare di una sua societa’, la Entertainment Media Consultants, ha commentato la missiva affermando che ”e’ la tipica lettera che un venditore non vorrebbe mai vedersi recapitare”.
Intanto, per tutta la mattina, il consulente ha ripercorso la storia della nascita e dello sviluppo delle emittenti televisive in Europa e in Italia parlando di ”esplosione dei network” dopo la metà degli anni ’70. Cosa che ha portato le majors, come Fox, Paramount, Warner ad ‘attrezzarsi’ per il nuovo business e a vendere i diritti, in base a proprie regole ferree, a intermediari che erano degli ”imprenditori” veri e propri che si assumevano il ”rischio” e si occupavano, per quanto riguarda i prodotti da rivendere in Italia, anche delle questioni legate al doppiaggio.
“La cosa più impressionante – ha osservato Marrinan – è che questi intermediari venivano o si trasferivano negli Stati Uniti per acquistare, anche in contanti, i pacchetti di film”. Film che rivendevano ”a qualsiasi prezzo”, senza limite se non quello dettato ”dal successo” della pellicola. Gli intermediari, per il consulente, hanno avuto un ruolo chiave tra il ’96 e il 2000.