
Esce il 3 novembre, per Einaudi, il libro “Come mi batte forte il tuo cuore: Storia di mio padre”, di Benedetta Tobagi, figlia del grande giornalista del Corriere della Sera, Walter Tobagi, ucciso a 33 anni dalla “Brigata XVIII marzo”, un gruppo di estrema sinistra che all’inizio degli anni ’80 “giocava” al terrorismo.
Quella di Walter Tobagi, come spiega Andrea Coccia su Books Blog, “è stata una delle voci più profonde della storia del giornalismo italiano, una di quelle voci che, con la complicità di una mente acuta, di un’intelligenza brillante e di un forte senso della professionalità e dei valori civili, avrebbero potuto dare molto al nostro paese, quest’oggi così privo di personalità del genere, soprattutto nel mondo del giornalismo”.
“Giornalisti che analizzano le questioni – spiegano sul blog – che fanno nomi, che danno interpretazioni, giornalisti il cui primo attributo è l’onestà intellettuale: dal giorno della morte di Walter Tobagi sono passati quasi trent’anni ormai, da allora di giornalisti come lui ne nascono sempre di meno, forse rieleggerne la storia, ripercorrere le cause che ne hanno decretato la condanna morte (sua come di molti altri giornalisti i cui nomi dimentichiamo purtroppop facilmente) può contribuire a migliorare la grottesca situazione in cui versa il giornalismo italiano”.
