TORINO – La procura di Torino ha commissionato una perizia sulle caraffe filtranti: l’acqua filtrata, a giudizio del pm Raffaele Guariniello, presenterebbe controindicazioni. Indagati 10 produttori italiani e tedeschi. Già un paio erano sotto inchiesta per il commercio di sostanze alimentari nocive e frode in commercio.
Le caraffe filtranti costituiscono un business di 820 mila pezzi, venduti solo nel 2010, e con un trend in forte crescita. Nelle avvertenze al consumatore di una delle caraffe incriminate si legge: “Si consiglia a chi sia in dialisi o abbia comunque problemi renali di discutere con il proprio medico l’utilizzo di acque filtrate”. Migliore gusto dell’acqua con riduzioni del cloro e di metalli pesanti,trialometani e alcuni pesticidi ed erbicidi, non garantiscono dall’igiene. In un’altra avvertenza infatti si raccomanda a chi “soffre di deficit immunitario di far bollire l’acqua una volta filtrata”.
Inoltre, nel filtraggio magnesio e calcio sono sostituiti da potassio e sodio. Un problema per diabetici, cardiopatici, ipertesi e nefropatici. Le caraffe erano state considerate sicure dal Ministero della Salute, per questo il pm Guariniello ha inviato a Roma la sua perizia come materiale di riflessione.
