Tortura in diretta, tv o gente crudele: l’uovo e la gallina

Il set di "Zone Xtreme"

Michela Marzano, riflettendo su “Repubblica” intorno a Zone Xtrème e Le jeu de la mort (Zona estrema e Il gioco della morte), giunge alla conclusione che il “dominio della televisione sembra trionfare”. Zone Xtrème è un reality in cui ai concorrenti che sbagliano risposta alla domanda altri concorrenti infliggono una scarica elettrica di voltaggio crescente, crescente dal dolore alla tortura. I “puniti” sono attori che fingono, ma i “punitori” non lo sanno. Incitati dai conduttori infliggono scariche nonostante i “puniti” diano mostra di soffrire, fino e oltre la perdita dei sensi. Le jeu de la mort è un documentario andato in onda su France2 sul fenomeno della tv che oggi tutto può comandare fidando di essere esaudita, violenza e torture comprese.

Per spiegare perché nessuno o quasi dei concorrenti “punitori” si sia fermato (solo due su dieci in media), qualcuno rispolvera la “banalità del male”, cioè la circostanza per cui il “male” non ha bisogno di circostanze e di personalità eccezionali per essere esercitato. Michela Marzano e molti altri con lei spiegano con l’abbattimento della differenza tra realtà e finzione, con la televisione “nuova autorità”. Insomma, imputata è la tv che forma, plagia, istiga, corrompe e confonde la gente. E se fosse invece la gente ad essere pronta e vogliosa di questa tv, se fosse la gente ad essere cattiva e amorale, se fosse la gente disposta alla crudeltà? Per non rispondere a questa importuna domanda, diciamo che gente e tv sono come l’uovo e la gallina: chi viene prima?

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Mino Fuccillo