PISA, 10 OTT – Per la prima volta al mondo l'utero di una paziente sessantenne affetta da tumore e' stato asportato con un intervento chirurgico mininvasivo grazie a un robot. L'operazione, condotta con pieno successo attraverso l'ombelico come unica via d'accesso, e' avvenuta nel Centro interdipartimentale di chirurgia robotica dell'Azienda ospedaliero-universitaria pisana e la donna ''sta bene ed e' gia' stata dimessa''.
L'intervento e' stato praticato utilizzando il sistema robotico 'Da Vinci' in dotazione all'ospedale di Pisa e l'intervento e' stato eseguito dall'equipe di Vito Cela, coadiuvato da Nicola Pluchino, dell'unita' operativa di ostetricia e ginecologia universitaria. ''E' la prima volta in assoluto – spiega l'Aoup – che viene utilizzata con successo, con il robot, questa tecnica chirurgica mini-invasiva che consiste nell'introdurre tutti gli strumenti chirurgici nell'addome attraverso l'ombelico. In questo caso si tratta di strumenti da 5 mm, introdotti attraverso una microincisione di appena 2 cm, con il risultato finale di evitare cicatrici sull'addome grazie al vantaggio di utilizzare solo l'ombelico come porta di accesso chirurgico". Gia' utilizzata in laparoscopia, questa tecnica, aggiunge l'Azienda, "pero' finora era di uso limitato per le notevoli difficolta' tecniche dovute ai limitati movimenti per la singola porta di entrata e alla collisione degli strumenti per lo spazio di azione ridotto. L'utilizzo del robot ha permesso di superare tutti i limiti della chirurgia laparoscopica aggiungendo i vantaggi propri della chirurgia robotica come la visione tridimensionale, la mancanza di tremore e il controllo degli strumenti''. Con questo intervento, nel Centro interdipartimentale di chirurgia robotica pisano, conclude l'Aoup, ''e' possibile trattare anche patologie ginecologiche benigne e oncologiche utilizzando il robot attraverso una micro-incisione dell'ombelico''.