Tumori, il sudoku riduce gli effetti negativi della chemioterapia

STOCCOLMA (SVEZIA), 25 SET – E se bastasse risolvere un rompicapo, per stare un po' meglio durante la chemio? L'associazione tra giochi e farmaci puo' sembrare bizzarra, ma pare ci siano pochi dubbi: fare un sudoku mentre si sta facendo l'infusione con la chemioterapia protegge in qualche modo il cervello, 'affaticato' e messo a dura prova dai farmaci. Lo sostiene uno studio condotto al Leicester Royal Infirmary (Regno Unito), presentato al Congresso europeo di oncologia medica in corso a Stoccolma. ''Le donne con un tumore al seno – dice lo studio – vanno incontro a modificazioni cognitive, come conseguenza del trattamento chemioterapico''. Cambiamenti come ''deficit di memoria, di concentrazione e di alcune altre funzionalita' esecutive. Ed e' possibile che queste donne vadano incontro anche a modificazioni cognitive che gli attuali test neurofisiologici non sono in grado di vedere'', a causa dello stress dovuto alle cure, alla depressione e al dolore generato dalla malattia.

Ma un aspetto che finora non e' stato approfondito e': cosa accade, se durante le infusioni di chemio le donne tengono attivo e reattivo il loro cervello, ''facendo i sudoku, giocando ai videogame 'brain training' della Nintendo oppure ai giochi su iPhone e iPad''? La ricerca inglese lo ha fatto, e ha tenuto sotto osservazione un gruppo di 50 donne con tumore al seno, sottoponendole a test cognitivi: chi di loro giocava e teneva attivo il cervello durante le infusioni mostrava risultati migliori ai test, mostrando quindi l'utilita' dell'approccio. I ricercatori, pero', sottolineano che per confermare questi dati ''si dovranno mettere in atto nuovi studi con un campione piu' esteso''.

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Elisa D'Alto