Un istituto di ricerca sulle malattie da amianto in Australia ha scoperto una maniera di prevedere la crescita dei tumori di mesotelioma nei polmoni, aprendo la strada a trattamenti più efficaci. L’Asbestos Diseases Research Institute di Sydney ha individuato due cellule nei globuli bianchi, che rivelano la presenza di infezioni e infiammazioni e costituiscono un indicatore molto accurato delle probabilita’ di sopravvivenza del paziente. La buona notizia, dichiara il direttore dell’istituto Nico van Zandwijk in un comunicato, e’ che si tratta di un marker semplice e ben conosciuto.
”E’ un riflesso dello status immunitario, ed il test si puo’ eseguire in molte situazioni, certamente in ogni ospedale”. La scoperta, aggiunge lo scienziato, permettera’ terapie mirate per pazienti di una malattia che ha un tempo medio di sopravvivenza di appena 6-18 mesi dalla diagnosi. I tumori maligni sono caratterizzati da una crescita incontrollata di cellule cancerose, il cui tasso di crescita puo’ variare in misura significativa da un paziente all’altro, il che rende difficile un trattamento efficace, spiega. I marker individuati nel sangue o nel tessuto tumorale riflettono l’aggressivita’ della malattia, aggiunge van Zandwijk.
”Permettendo allo specialista di individualizzare il trattamento, si potra’ evitare una terapia molto severa in alcuni casi, e decidere invece un trattamento radicale nei casi in cui e’ necessario”.