I centinaia di milioni di utenti di Twitter e Facebook sono avvertiti: sono gli obiettivi preferiti degli hacker specializzati nel furto di identità. A lanciare l’allarme è l’Fbi che ha registrato negli ultimi anni almeno 3.200 denunce per frodi avvenute attraverso le pagine dei social network.
Gli hacker si impadroniscono dei dati personali attraverso i comuni link che vengono suggeriti dagli amici e che hanno spesso come oggetto cause di beneficenza o richieste d’aiuto.
Una volta aperto il collegamento all’utente, quest’ultimo è attratto su false pagine web in cui viene chiesto di reinserire le varie password. A quel punto è impossibile impedire agli hacker di intrufolarsi nelle banche dati con i dati personali.
Non solo. Il cavallo di Troia una volta superata la prima barriera, proprio per il sistema di fiducia che permette di condividere i dati con tutti gli amici elettronici, contagia tutti i contatti del malcapitato.
Mediamente ogni utente di Facebook ha circa 120 persone in rubrica, le cui informazioni personali possono essere usate. Le frodi su Facebook – che ha 300 milioni di utenti in continua crescita – e Twitter – 7 milioni al momento – hanno un tasso di successo pari al 70%.