NAPOLI – Valter Lavitola avrebbe avuto intenzione di chiedere 5 milioni di euro a Silvio Berlusconi. E se il leader del Pdl non avesse pagato, Lavitola ”avrebbe avuto tutte le giustificazioni, anche morali, per dire tutto quello che sapeva su Berlusconi”. A dichiararlo ai pm di Napoli e’ Maria Lavitola, sorella del direttore dell’Avanti.
Maria Lavitola ha prima riferito di una telefonata ricevuta dal fratello in cui questi le chiese di recuperare un contratto di pubblicita’ da 800mila euro stipulato dall’Avanti con Berlusconi tra il 1998 e il 2002-3. ”Mi disse – ha dichiarato – che dovevo prendere questo contratto e portarlo a Berlusconi”. Quando lei domando’ il motivo, Valter Lavitola le avrebbe risposto: ”sono cazzi miei”.
”Non cercai – ha poi affermato – neanche di trovare questo contratto perche’ sapevo che mi sarei cacciata in un guaio. A mio fratello dissi una frottola”. Â Â La testimone rivela anche di aver incontrato nel novembre scorso una donna, Neire Cassia Pepes Gomez, che a suo dire sarebbe stata inviata in Italia dal fratello. Neire le riferi’ di avere con se’ una lettera di Valter da consegnare ad un avvocato che avrebbe dovuto recarsi da Berlusconi per chiedergli la somma di 5 milioni di euro. Il legale tuttavia le disse che di questa faccenda ”non voleva saperne nulla”.
”Io chiesi a Neire – ha dichiarato Maria Lavitola – a che titolo Berlusconi dovesse dare questi soldi a mio fratello e lei mi rispose che era una tattica, nel senso che se gli dava questi 5 milioni di euro andava tutto bene, mentre se non li dava Valter, una volta tornato in Italia, avrebbe avuto tutte le giustificazioni anche morali per dire tutto quello che sapeva su Berlusconi. Insomma, a dire di Neire, non bisognava spiegare a Berlusconi il motivo della richiesta”.
