Wii u, riparte la guerra delle console

NEW YORK – La nuova Wii U, (cioè Noi e Voi); una Playstation rinnovata, PsVita, mentre Xbox 360 fa un accordo con YouTube. A Los Angeles, in occasione dell'E3, la fiera annuale del videogioco, riparte la guerra tra le console. La star assoluta è stata senz'altro la nuova Wii U della Nintendo, anche se non era fisicamente presente a L.A., essendo stata annunciata per il 2012.

E' una tavoletta bianca, con un touch screen di poco più di 6 pollici, con intorno i tradizionali pulsanti e le levette, che si potrà ovviamente collegare ad un televisore. Ad avere scombussolato i giochi, in questi ultimi mesi, è stato l'outsider Microsoft con la sorpresa Kinect, trasformando l'utente stesso in interfaccia gestuale e vocale, con le sue incredibili vendite di 10 milioni di esemplari in 6 mesi.

Wii U tenta di rispondere a Kinect con la sua console munita di schermo, attraverso il quale si potrà controllare un po' tutto con i movimenti. La Nintendo non ha fornito prezzi, ma ha garantito che la Wii U, che ovviamente sopporterà anche l'alta definizione, funzionerà anche con giochi ed hardware già esistenti.

La Sony dal canto suo ha presentato l'erede della Playstation, che si chiamerà PsVita, attesa a fine anno ad un prezzo che oscillerà tra i 250 e i 300 euro a seconda dei modelli. Ha colpito infine alcuni osservatori l'intesa raggiunta tra la Microsoft e YouTube, che appartiene a Google, che molti considerano il 'nemico' numero uno del colosso di Redmond.

YouTube, già presente per esempio sull'Apple tv della Apple, affiancherà sulla Xbox 360 Netflix, il popolare sito di noleggio film in streaming, e Hulu, che appartiene alle major televisive e cinematografiche. Tra le novità divertenti di Kinect, ogni utente avrà per esempio la possibilità di effettuare uno scan del proprio corpo in tre dimensioni, trasformandosi in protagonista virtuale fedelissimo all'originale.

L'obiettivo della Microsoft è particolarmente ambizioso: ''con la nostra console, con Kinect e i nostri servizi online – spiega Dennis Durkin, uno dei responsabili – pensiamo essere in grado di passare dallo statuto di numero uno negli Usa a quello di numero uno mondiale''.

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Elisa D'Alto