PANTELLERIA (TRAPANI), 11 AGO – Un piccolo tesoro sommerso in fondo al mare: un tappeto di 3418 monete puniche di bronzo adagiate nella sabbia, al largo di Cala Tramontana, a Pantelleria, li' disperse probabilmente durante un evento bellico. La scoperta e' avvenuta nell'ambito del progetto di valorizzazione dei siti sommersi finanziato da Arcus SpA e realizzato da Mediterranea Engineering, Ares, Cala Levante Diving.
''E' stata una sorpresa, da giugno lavoriamo alla creazione di itinerari archeologici subacquei nella cala, a una profondita' compresa tra i 15 e i 22 metri, e sapevamo della presenza di reperti, anfore e ceramiche soprattutto, ma non immaginavamo di trovare un tesoro. All'inizio erano solo seicento monete, poi giorno dopo giorno, sono diventate piu' di tremila'' dice il direttore dei lavori Giovanni Di Fisco.
Le monete, ritrovate dal ricercatore Francesco Spaggiari, recano tutte la stessa iconografia: su un lato la dea Tanit con la testa rivolta verso sinistra e l'acconciatura sostenuta da una corona di grano e sull'altro un busto di testa equina rivolto verso destra e affiancato da simboli (un caduceo e una stella). Sono monete molto diffuse, coniate tra il 264 e il 241 a.c., anni in cui i romani completavano la conquista della Sicilia, con Pantelleria come ultimo baluardo cartaginese.
''Il fatto che si tratti di monete uguali, ci fa pensare a un pagamento istituzionale – spiega Leonardo Abelli, direttore scientifico del progetto – Se si fosse trattato di un pagamento frutto di un commercio, i tagli delle monete sarebbero stati differenti''.
