ARCIDUCA: Il piacere di leggere è forse uguagliato soltanto da quello di scrivere.
BERTOLDO: Arricchitosi rapidamente con un paio di romanzi molto audaci s’è comperato una casa a Londra dopo quelle di Milano, Roma, Positano, Venezia, Parigi, New York. Passa la vita trasferendosi da una all’altra. Le ha arredate con eleganza e non mancano di niente. Si assomigliano tutte. Dispongono di uno studio con enormi librerie e in ciascuna trovi gli stessi volumi. Li compra dieci alla volta e li fa spedire nelle diverse case. Adesso è talmente occupato a trasferirsi da una all’altra e a comperare e smistare libri che non trova un minuto per scrivere e tanto meno per leggere.
ARCIDUCA: E la gente comune, come vede gli scrittori?
BERTOLDO: Il portinaio ferma l’inquilino del terzo piano, che è un noto romanziere. «Mi tolga una curiosità» chiede. «Lei, che cosa ne fa delle parole usate?».
ARCIDUCA: In letteratura come nello sport vi sono professionisti e dilettanti. Conosci tu uno scrittore dilettante?
BERTOLDO: Sì. Te lo spiego con un’altra delle mie commedie, questa meno sintetica delle solite. Titolo
“LO SCRITTORE DELLA DOMENICA”
VOCE NARRANTE: La scena rappresenta uno studio nel quale un uomo sta al computer. Di mestiere fa il giornalista ma il sabato e la domenica scrive romanzi. E’ un narratore timido e vendicativo, di scarso successo. Non essendogli consentito di dimostrare in altri modi il suo potere, usa la tastiera. Troppo prudente per attaccare creature reali, infierisce sui suoi personaggi nei quali adombra i colleghi e le colleghe più bravi o gli hanno fatto dei dispetti o gli sono antipatici. Scrive la pagina di un racconto in cui dà la parola ad una donna che narra una sua vicenda:
IL GIORNALISTA-SCRITTORE: (legge) «Stavamo sulla chiatta e uno scroscio di pioggia ci costrinse a ritirarci. Fu nella penombra della cabina che scorsi qualcosa, o forse qualcuno appostato. Stefano! gridai… Stefano tardava ad arrivare. Un colpo di vento sbattè la porta alle mie spalle. Ero paralizzata dal terrore…».
VOCE NARRANTE: A questo punto la donna s’interrompe. Lo scrittore ha deciso di zittirla e passare ad altro.
IL GIORNALISTA SCRITTORE: «Voglio vedere la faccia di questa cretina ora che le ho sprangato la bocca!»
VOCE NARRANTE: Salvo l’io narrante, quando c’è, questo romanziere non ama nessuno dei suoi personaggi. Alcuni li odia. Il libro gli serve soltanto per metterli in difficoltà esercitando su di essi un’autorità assoluta.
IL GIORNALISTA SCRITTORE: «E non protestare, sai! Altrimenti ti faccio sparire».
VOCE NARRANTE: Se un personaggio si ribella alle sue prepotenze, con un sogghigno:
IL GIORNALISTA-SCRITTORE: «Ah si? Guarda un po’ che ti succede!» (riprende a battere sulla tastiera del computer) «Marco prese a contorcersi, ad emettere con i gemiti un filo di bava giallastra. L’amico corso a cercare il contravveleno doveva essersi perduto nella palude… Visto? E se la lezione non ti basta, farai la fine di Ulderica».
VOCE NARRANTE: Ulderica assomigliava in tutto e per tutto alla collega che era riuscita a soffiargli un viaggio gratis in Brasile. L’aveva fatta violentare da un paio di pazzi fuggiti dal manicomio, torturare da un medico sadico, rinchiudere in un baule pieno di topi di fogna affamati e da questi morsicare nelle parti più intime sino all’ultimo respiro.
ARCIDUCA: Leggere, scrivere… E viaggiare, una delle più antiche e grandi conquiste dell’uomo. Oggi, poi, con i mezzi forniti dalla tecnica chiunque può scoprire nuove civiltà…
BERTOLDO: Ne sei sicuro? Vorrei allora propinarti un’altra delle mie commedie sintetiche. La dedico ai viaggiatori di cui parli e la intitolo
“GRAND’HOTEL”
VOCE NARRANTE: La lobby di un grande albergo dello Zinbabwe.. Un cliente si sveglia da un breve pisolino su una poltrona.
CLIENTE (a un cameriere che passa): Scusi, ho la testa un po’ confusa. Mi trovo all’Hilton di Bali, allo Sheraton di Honolulu, al Marriot di Acapulco, all’Howard Johnson di Singapore… (continua all’infinito ad elencare alberghi).
ARCIDUCA: Che cosa è un coccodrillo?
BERTOLDO: Alludi al grosso rettile lacertiforme comune nei fiumi africani?
