ROMA, 8 GIU – Ci sono voluti 90 anni di lavoro, ma finalmente la lingua di Hammurabi e di Sargon il Grande, che si ritiene essere il primo capo di un impero nella storia, ha un suo dizionario. Lo hanno annunciato i ricercatori dell'universita' di Chicago, che hanno completato la raccolta dei linguaggi e dialetti dell'antica Mesopotamia. L'opera di 21 volumi, i cui lavori sono iniziati nel 1921 nell'universita' americana, raccoglie quello che si crede sia il primo sistema di scrittura mai inventato, nato tra il Tigri e l'Eufrate, e conta 28 mila vocaboli che coprono un periodo tra il 2500 avanti Cristo e il 100 d.C.. Di ogni parola sono presentati i vari significati e anche il luogo dove e' riportata, dalle antiche tavolette trovate dagli archeologi alle citazioni nei documenti scritti successivamente. Diciassette pagine, sottolineano gli autori, sono dedicate soltanto alla parola 'umu', che vuol dire 'giorno': ''Il dizionario e' uno strumento indispensabile per chi studia queste antiche civilta' – ha spiegato Gil Stein, direttore dell'istituto che ha realizzato l'opera – scorrendolo si capisce che questo non era un linguaggio limitato a re e nobili, ma che era parlato dalla gente, che lo utilizzava per le necessita' di tutti i giorni che non erano molto diverse dalle nostre''. L'edizione cartacea del dizionario costa quasi 2mila dollari, fanno sapere gli autori, ma si puo' scaricare gratuitamente da Internet.