
Lo Istituto Storico Italiano per il Medioevo ha ospitato un convegno di studi dedicato alla memoria dello storico Girolamo Arnaldi, nel primo anniversario della sua morte. Sotto il titolo: “Congresso internazionale di studi Girolamo Arnaldi, 1929-2016” e sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica, i lavori hanno occupato due giornate, il 31 gennaio e il 1 febbraio 2017.
Hanno partecipato al convegno storici provenienti dalle più prestigiose università italiane ed europee per tracciare un bilancio dell’attività storiografica di Girolamo Arnaldi e nello stesso tempo mettere in rilievo la sua più ampia attività e il suo forte impegno a livello culturale e civile.
Girolamo Arnaldi è stato professore di storia medievale all’università di Bologna (1964-1970) e alla Sapienza di
Roma (1970-1999), nonché presidente dell’Istituto Storico Italiano per il Medioevo (1982-2001).
Girolamo Arnaldi è stato uno dei più colti e influenti storici italiani del Novecento. All’insegnamento universitario e alla ricca produzione scientifica, in grado di spaziare dalla storia del papato a quella
delle università medievali, Girolamo Arnaldi ha affiancato un’intensa attività di promozione della
vita culturale italiana, anche come raffinato divulgatore scientifico.
In occasione del Convegno è stato diffuso il volume “Pagine quotidiane”, che raccoglie gli articoli da lui pubblicati sui principali quotidiani italiani.
I lavori sono stati aperti, martedì 31, al pomeriggio, da Massimo Miglio, (Accademico dei Lincei) con una relazione su figura e opere di Girolamo Arnaldi, seguito da
Gherardo Ortalli (Istituto veneto di Lettere, Scienze ed Arti): “Un giovane Professore”,
Gennaro Sasso (Accademico dei Lincei): “Gilmo e la vita culturale italiana”
Giuseppe Galasso (Accademico dei Lincei): Arnaldi commentatore politico
Marzia Azzolini (Istituto storico italiano per il Medio Evo): “Le carte di Girolamo Arnaldi”.
Sono proseguiti mercoledì 1 Febbraio, con
André Vauchez (Académie des Inscriptions et BellesLettres di Parigi): “Girolamo Arnaldi, il papato e l’ecclesiologia dell’Alto Medioevo”,
Stefano Gasparri (Università Ca’ Foscari di Venezia): “Girolamo Arnaldi altomedievista”,
Cosimo Damiano Fonseca (Accademico dei Lincei): “Gli studi federiciani di Girolamo Arnaldi”,
Giuliano Milani (Università degli studi di Roma La Sapienza): “Arnaldi e la politica comunale”,
Giorgio Inglese (Università degli studi di Roma La Sapienza): “Gli studi danteschi di Girolamo Arnaldi”,
Sandro Carocci (Università degli studi di Roma Tor Vergata): “Arnaldi e la storia del senato e di Roma fra 1000 e 1500”,
Carla Frova (già Università degli Studi di Roma La Sapienza): “Il contributo di Arnaldi all’elaborazione dei programmi ministeriali per l’insegnamento della storia nella Scuola secondaria”,
Jakub Kujawiński (Università di Poznań): “Girolamo Arnaldi e la sua Polonia”,
Jacques Verger (Académie des Inscriptions et Belles-Lettres di Parigi): “Gilmo e la storiografia francese”,
Arnold Esch (Deutsche Historische Institute): “Girolamo Arnaldi e la scienza storica tedesca”,
Agostino Paravicini Bagliani (Università di Losanna; presidente della Sismel): “Dal Repertorium alla papessa Giovanna”.
