
Guastalla, riscoperta la Chiesa della Beata Vergine della Concezione. Un gioiello voluto da Cesare Gonzaga
Nella โcittร delle chieseโ – 40 , oratori compresi – Guastalla dal โ500 ha registrato un fervore religioso straordinario testimoniato dalla presenza di numerosi ordini monastici che hanno alimentato un impetuoso slancio edificatorio. E sullโabbrivio di tale ardore e passione รจ stata edificata la chiesa della “Beata Vergine della Concezione” su un lato della odierna piazza Garibaldi.
Un tempio subito affollatosi. Documenti della Maldotti certificano che giร nel 1579 i frati Francescani vi espletavano le funzioni religiose. E soltanto quattro anni prima il cardinale Carlo Borromeo aveva consacrato il Duomo. I frati francescani Minori Osservanti erano arrivati in cittร nel 1572 (chiamati da Cesare Gonzaga) e si diedero subito da fare. Dunque Concezione frequentata da fedeli di ogni ceto sociale: dal barigello (capo delle guardie) al pegolotto (venditore ambulante).
La pianta ottagonale
La chiesa รจ indubbiamente originale. Lโha disegnata lโarchitetto Antonio Filippi, personaggio di casa dei Gonzaga che lo stimavano per aver ridisegnato la chiesa della Santissima Annunziata, la chiesa dei Servi; il tempio che i Padri Serviti avevano inizialmente affidato agli allievi del Volterra (1535-1594), e che appunto il Filippi rivisitรฒ. La pianta ottagonale non รจ la sola caratteristica della Concezione anche se la piรน rilevante ; oltretutto รจ completata da una cupola non decorata che ne esalta la misurata โsobrietร โ. Cโera originariamente anche un coro, eliminato nel 1924 per dare maggior spazio alla casa attigua del cappellano. Portale e facciata risultano in linea col il progetto di Filippi. Allโinterno ci sono tre altari โdecorati da eleganti paliottiโ come ha ben sottolineato Daniele Daolio nel suo documentato saggio del 1998. Infine va ricordata la scultura lignea che si trova sopra lโaltare di destra; opera del 17esimo secolo e vanno segnalati i cinque dipinti che โornano la parte internaโ.
Artisti di scena a Guastalla
Tanti nellโepoca dโoro. Famosi e no. Maestri e allievi di grandi scuole (Daniele da Volterra, orbita Michelangelo . E poi Guido Reni, Ludovico Carracci, i Campi di Cremona, i maestri carpigiani della scagliola, il Parmigianino e il Guercino). Non stupisca allora se Guastalla, nelle sue chiese e nei suoi palazzi, ne ha beneficiato e conservato nel tempo preziose testimonianze. Merito del mecenatismo e delle conoscenze dei Gonzaga, di una corte signorile che divenne poi il luogo privilegiato per lo sviluppo del Rinascimento – dal Quattrocento a metร Cinquecento – in testa Mantegna, Pisanello, Giulio Romano, Leon Battista Alberti.
Soprattutto gli โscossoniโ del Cinquecento – Riforma protestante di Lutero (1517), Controriforma Cattolica – ebbero conseguenze : lโarte diventรฒ ricerca inquieta e iniziarono le indagini sperimentali. Guastalla, pro quota, ne fece parte. La chiesa della Concezione ne รจ la prova.
L’organo molto prezioso
A conferma degli scenari citati, soccorre a testimonianza lโorgano della Concezione. Un gioiello. Una raritร . Lo ha costruito il maestro napoletano Antonio Domenico Rossi, organaro e cembalaro stabile della famiglia Borbone di Napoli, ramo cadetto dei Borbone di Spagna deposti nel 1861 dopo un regno di 107 anni. Il maestro era conosciuto e stimato in tutto il regno. Venne a Guastalla volentieri. Era il 1785. Lo stesso anno in cui Rossi firmรฒ il contratto di un organo con lโarchitetto Luigi Vanvitelli (1700-1773), il creatore della Reggia di Caserta. Si mise subito al lavoro, realizzando un piccolo capolavoro: due mantici, 6 registri piรน un caratteristico registro di zampogna usato soprattutto per le Pastorali di Natale. ร ancora con tutte le sue parti originali. Lโorgano gemello di Caserta non cโรจ piรน. Lโorgano di Guastalla รจ pronto per una nuova vita di concerti.