PARIGI, 30 MAG – L'arte contemporanea e' di nuovo protagonista di un'esposizione alla Reggia di Versailles: dopo le sculture neo-pop o figurative dell'americano Jeff Koons e del francese Xavier Veilhan, e l'universo manga ed i buddha giganti del giapponese Takashi Murakami, sono sbarcate, questa volta solo nei giardini e non negli interni, le installazini munumentali dell'artista francese Bernar Venet. Elementi giganti, in acciaio, alti fino a 22 metri e pesanti anche 22 tonnellate, formano un percorso di archi e curvature all'esterno della reggia, incorniciandone alcuni elementi, come le sculture, i laghi e le fontane, e integrandosi cosi' nel paesaggio. In particolare una 'parentesi' gigante, formata da due virgole, racchiude, se guardata in prospettiva dal davanti, l'intera reggia del Re sole, ''come la corona d'alloro degli imperatori romani''. ''Non ho voluto esporre angolature o linee rette – spiega l'artista – perche' penso che l'effetto sarebbe stato troppo aggressivo per il pubblico della reggia''. ''La prospettiva dall'avenue de Paris e' spettacolare, lascera' i visitatori a bocca aperta'', commenta il presidente della reggia, Jean-Jacques Aillagon, soddisfatto della ''monumentalita' di questa nuova sfida astratta e minimalista'' che sta facendo storcere il naso a certi puristi ancora una volta contrari al principio di esporre opere d'arte contemporanea nei luoghi di grande spessore storico.
