ROMA, 23 APR – Ancora un rogo al Cam di Casoria, dove oggi pomeriggio e' stata bruciata l'opera della tedesca Astrid Stöfhas. ''Dalle istituzioni ancora nessun segnale'', sottolinea Antonio Manfredi, il direttore del piccolo museo di arte contemporanea nato sette anni fa nel quartiere assediato da immondizia e camorra, che ora spera di non essere costretto a bruciare tutte le mille della sua collezione.
Ma se dalle istituzioni non arrivano cenni, se tace il ministro dei beni culturali Lorenzo Ornaghi, che Manfredi avrebbe voluto avere in visita al museo, e tace anche il governatore della Campania Stefano Caldoro, l' Art War del Cam trova sempre piu' solidarieta' fra gli artisti underground di mezza Europa. Dopo il gruppo inglese, che due giorni fa ha bruciato una serie di opere, e' la volta ora degli artisti del centro d'arte Tacheles di Berlino, che fanno loro la stessa forma di devastante protesta, annunciando un rogo d'arte per il 26 giugno alle 17.30: ''Come nel Sud Italia anche a Berlino la libertà dell'arte e della cultura nel suo complesso rischiano di soccombere sotto la struttura mafiosa del mondo degli affari e della politica'', scrivono gli artisti Barbara Fragogna, Petrov Ahner, Alexander Rodin e Martin Reiter. Da loro anche un appello ai capi di Stato: ''Signor Monti, signora Merker, signor Wowereit, avete il dovere di prevenire il conflitto sociale verso cui stiamo irrimediabilmente precipitando''.
Le ''nostre opere d'arte – spiegano- bruciano per dichiarare che la città di Berlino dovrebbe sviluppare, proteggere e preservare lo spazio creativo e culturale del Tacheles. Non è una mera operazione decorativa che specula sugli abusi della politica a indebito vantaggio dell'arte contemporanea, è un'azione dell'Arte…''.