PARMA, 6 GIU – Chiusa l'inchiesta sul tesoro d'arte di Calisto Tanzi, aperta due anni fa dopo un servizio della trasmissione 'Report' di Raitre. Sono 112 i beni sequestrati. Tra questi dipinti e disegni realizzati dai piu' grandi artisti degli ultimi due secoli: Picasso, Kandinsky, Van Gogh, Pizarro, Guttuso, Manet, Monet e tanti altri ancora, per un valore complessivo stimabile in almeno 28 milioni.
''L'operazione ha dato ottimi risultati anche grazie alla collaborazione dei carabinieri del nucleo tutela del patrimonio artistico e della guardia di finanza – ha spiegato nel corso di una conferenza stampa il procuratore della Repubblica di Parma Gerardo Laguardia – I nostri esperti hanno valutato 28 milioni tutti i beni sequestrati anche se la valutazione e' da ritenersi estremamente prudenziale''.
Indagati per la vicenda dei quadri nascosti nel dicembre 2003, pochi giorni prima che scoppiasse platealmente il caso Parmalat, oltre a Calisto Tanzi e la moglie Anita Chiesi (peraltro finora mai coinvolta nelle vicende giudiziare Parmalat, a differenza di altri familiari), il genero dell'ex patron Stefano Strini, i commercianti d'arte Paolo Dal Bosco e Giovanna Dellana. Ricettazione per Strini, Dal Bosco e Dellana, concorso in bancarotta per Tanzi, sua moglie e gli stessi Dal Bosco e Dellana, sono i capi d'imputazione.
''Grazie alla collaborazione di Strini – ha aggiunto il procuratore – che ha conservato una parte dei quadri successivamente sequestrati, siamo riusciti a ricostruire buona parte del movimento di denaro che ha consentito l'acquisto delle opere. I quadri e le altre opere d'arte sono costati 9,4 miliardi di lire. Di questi, 7 miliardi provengono dal gruppo Parmalat. Degli altri soldi non conosciamo la provenienza''.
